USA- La storia è piuttosto comune: perdono la casa, abbandonano la vita “visibile”, ed entrano nel mondo dell’invisibile.“A noi non serve la televisione, non ci servono i giornali, e neanche la radio! Ma non possiamo fare a meno del web!” – dice Charles Pitts.
Disposti a rinunciare a tutto, ma non ad internet.
E così, con gli ultimi risparmi, l’acquisto di un notebook, e la ricerca di prese elettriche cui collegarlo: la metropolitana, in questo caso, sembra aiutare!
E la storia ci racconta di intere comunità di senzatetto gettate nei maggiori social network, tra Facebook e Twitter.
Ed allora, se passate di lì, scrivetegli una mail. Li troverete accanto agli hot spot gratuiti, comodamente seduti su una panchina, tutta la loro vita attorno. Computer compreso.
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