Cesena- Trovarsi tutto d’un tratto sbalzato dai banchi di scuola alla vita di strada? E’ possibile.
È infatti questa la triste conclusione della storia di Euristeo Ceraolo, docente di origine calabrese trapiantato a Forlì: dopo 10 anni di precariato nel mondo della scuola, il Professore si trova con in mano 26 ore di supplenza ed un contratto in scadenza il 16 di Ottobre.
Una casa? Nemmeno a parlarne, ed alla fine delle lezioni presso l’istituto tecnico per geometri di Cesena lo possiamo ritrovare presso la sede della Caritas a Forlì, l’unica alternativa al freddo della tenda nella quale si accampava in precedenza.
Forse leggiamo stupiti queste righe, ma il caso è l’emblema dell’instabilità sociale cui il mondo del precariato condanna le sue vittime innocenti, alla constante ricerca di un futuro che non sia bollato con la parola “incerto”.
È infatti questa la triste conclusione della storia di Euristeo Ceraolo, docente di origine calabrese trapiantato a Forlì: dopo 10 anni di precariato nel mondo della scuola, il Professore si trova con in mano 26 ore di supplenza ed un contratto in scadenza il 16 di Ottobre.
Una casa? Nemmeno a parlarne, ed alla fine delle lezioni presso l’istituto tecnico per geometri di Cesena lo possiamo ritrovare presso la sede della Caritas a Forlì, l’unica alternativa al freddo della tenda nella quale si accampava in precedenza.
Forse leggiamo stupiti queste righe, ma il caso è l’emblema dell’instabilità sociale cui il mondo del precariato condanna le sue vittime innocenti, alla constante ricerca di un futuro che non sia bollato con la parola “incerto”.
E forse aveva proprio ragione Euristeo, manifestando il suo disagio con una semplice maglietta con su scritto:
“Euristeo, precario… sposeròla Carfagna ”.
Che sia l’unica soluzione?
“Euristeo, precario… sposerò
Che sia l’unica soluzione?
Nessun commento:
Posta un commento