Il progetto “Avvocato di strada” nasce a Bologna alla fine del 2000, con l'obiettivo fondamentale di tutelare i diritti delle persone senza dimora attraverso un apporto giuridico qualificato.
Il progetto voleva colmare una lacuna: in Italia la possibilità di ottenere il gratuito patrocinio, ovvero un avvocato che lavora gratuitamente e che viene pagato dallo stato, è riconosciuto a tutte le persone che hanno un reddito annuo che non superi i 10.628,16 euro. Per averlo occorre recarsi al Tribunale e fare una domanda allegando i propri documenti d’identità e la documentazione sulle proprie problematiche legali.
Chi vive in strada è spesso non sempre è in grado di esibire la documentazione adeguata, e spesso evita il contatto con il Tribunale, ove possibile. Per questo in Italia chi vive in strada di fatto finisce per non usufruire del gratuito patrocinio ed è qui che interviene l’associazione Avvocato di strada: ad oggi in Italia collaborano con il progetto Avvocato di strada oltre 650 avvocati, tra volontari degli sportelli già aperti e professionisti che si sono dichiarati disponibili a lavorare gratuitamente in caso di domiciliazioni nelle città in cui non è ancora aperto uno sportello.
Avvocato di strada è già presente ad Ancona, Bari, Bologna, Bolzano, Ferrara, Foggia, Jesi, Lecce, Macerata, Milano, Modena, Napoli, Padova, Pescara, Roma, Reggio Emilia, Rovigo, Taranto e Trieste e l’intenzione è quella di aprire sportelli di Avvocato di strada in tutte le città italiane dove vivono persone senza dimora.
Cosicché alla fine la legge sia davvero uguale per tutti.
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